L'IDEA

L’Accademia nasce da un pensiero e da uno stile di vita fondato e radicato nel tempo. Già nella Bibbia, gli armenti ed i greggi hanno sempre accompagnato la storia dell’uomo, ed hanno rappresentato un simbolo di ricchezza e di abbondanza. La vita dell’uomo è sempre stata accompagnata dal bovino domestico; la sua generosità ha rappresentato fonte di ricchezza per l’uomo di tutti i tempi. Anche alle soglie del terzo millennio, in epoca di continua rivoluzione tecnologica e miglioramento genetico, il bovino, se ben condotto ed allevato, rappresenta un’inesauribile fonte di sostentamento per l’alimentazione umana.

L’attività di selezione degli ultimi trenta anni, condotta dai tecnici dell’ANABORAPI e di commercializzazione messa a punto dal Consorzio di Tutela della Razza Bovina Piemontese (COALVI), ha permesso alla razza bovina piemontese di spostare la propria attitudine da triplice (carne-latte-lavoro) ad un’unica e sola specializzazione: carne. Il miglioramento genetico, nonché la selezione e la messa in commercio di tori omozigoti migliorati per il gene della miostatina, ha permesso di creare la nuova razza bovina piemontese della coscia o “fassona”.

L’Accademia della Carne Rossa di Bovino di Razza Piemontese, nasce con lo scopo scientifico di promuovere, divulgare e valorizzare l’utilizzo della carne rossa ai fini dell’alimentazione umana, creando un connubio tra le ottime caratteristiche organolettiche e le favorevoli proprietà biochimiche, necessarie ad una corretta dieta che apporti proteine animali indispensabili per la salute umana. Il contenuto di amminoacidi fondamentali rende questa carne indicata nelle diete ipocaloriche, in quelle degli sportivi, dei convalescenti, nell’alimentazione dei bambini, nonché in quelle dove il buon gusto, il mangiar bene, fanno del raccogliersi a tavola una occasione dove sposare tradizione genuinità e piacere.

Dal punto di vista calorico, il basso contenuto di colesterolo e di trigliceridi presenti nel muscolo di bovino piemontese, rendono idonea questa carne a sostituire quelle bianche; non solo, ma l’attento processo di filiera, a cui è sottoposto il prodotto, qualifica la carne sicura e certificata degna del brand “made in Italy”.